Diventare un Magistrato Tributario: il concorso pubblico 2024
La riforma Cartabia, dal nome dall’ex ministro della Giustizia Marta Cartabia, è nata con l’obiettivo di rendere più rapidi i tempi del processo civile e tra le novità introdotte vi è anche l’inserimento nel sistema giudiziario italiano di una nuova figura professionale, quella del Magistrato Tributario. Fino ad oggi infatti i processi tributari erano gestiti da giudici onorari, mentre la riforma da il via ai primi concorsi per la magistratura tributaria.
Dopo il primo concorso, indetto nel 2022, il 30 maggio 2024 è stato approvato il secondo bando del concorso pubblico, per esami, per il reclutamento di 146 nuovi posti di magistrato tributario.
Il concorso per magistrato tributario è diventato quindi in breve tempo uno dei concorsi più ambiti dagli aspiranti magistrati, essendo un settore in continua crescita e sviluppo. Sono ben 11 mila le domande presentate e la concorrenza tra i futuri magistrati sarà sicuramente agguerrita.
Come si svolge il concorso
Lo svolgimento del concorso rispetterà la struttura stabilita dal Ministero, che prevede:
- una prova preselettiva;
- una prova scritta (che comprende due elaborati teorici e una prova pratica);
- una prova orale.
La prova preselettiva potrà avvenire, come indicato nel bando, anche in sedi decentrate e in date o sessioni diverse, e sarà realizzata con l'ausilio di strumenti informatizzati. I candidati dovranno rispondere a 75 quesiti a risposta multipla nel tempo massimo di 60 minuti.
La prova scritta consiste in due elaborati a scelta tra i tre seguenti, estratti con sorteggio a ridosso della prova:
- elaborato teorico vertente sul diritto tributario;
- elaborato teorico vertente sul diritto civile o commerciale;
- prova teorico-pratica consistente nella redazione di una sentenza in materia tributaria.
Questo prova selettiva costituisce una novità nell’ambito dei concorsi pubblici e sarà quindi importante prepararsi adeguatamente su tutte le prove certamente, ma in maniera specifica a questa nuova tipologia.
Per prepararsi al concorso in magistratura tributaria, è necessario avere una solida conoscenza del diritto tributario e del diritto processuale tributario. È inoltre importante conoscere la giurisprudenza più recente in materia di diritto tributario.
Come prepararsi al concorso
Come abbiamo scritto poco sopra, gli aspiranti magistrati sono molto numerosi e per avere possibilità di superare il concorso occorrerà un’ottima preparazione, non solo relativamente alle parti teoriche e legislative, ma anche per quanto riguarda le attività “pratiche” che competono ad un Magistrato tributario: entra in gioco quindi la capacità di scrivere correttamente sentenze ed elaborati.
Se la lettura in autonomia di manuali e l’esercizio con testi dedicati può essere una base di partenza, chi vuole aumentare le proprie possibilità dovrebbe valutare la partecipazione ad un corso di preparazione specifico, organizzato da scuole di formazione specializzate.
Per cercare di prepararsi al meglio suggeriamo di scegliere un percorso di formazione che preveda docenti qualificati, che sappiano guidare sia nello studio teorico, sia durante le esercitazioni pratiche, dato che queste ultime saranno appunto molto importanti per il superamento del concorso.
Può essere fondamentale a questo proposito avvalersi di enti di formazione professionale che abbiano nel proprio team insegnanti preparati non solo teoricamente, ma anche per quanto riguarda le situazioni più concrete e pratiche, come si diceva poco sopra.
Suggeriamo quindi di valutare con attenzione i docenti del corso di preparazione, identificando figure professionali che siano preparate non solo teoricamente, ma che possano guidarvi anche nelle situazioni più concrete, come nella stesura di elaborati, relazioni e atti.
Orientandosi un po’ nel mondo degli enti di formazione professionale, segnaliamo il corso organizzato da Form&Lex che vede tra i docenti il Dott. Domenico Chindemi, la Dott.ssa Paola Alifuoco e il Dott. Matteo Mattioni. Il corso è composto da 33 incontri, ciascuno della durata di 4 ore, distribuiti da ottobre 2024 a maggio 2025.
Il curriculum del Dott. Chindemi è sicuramente conosciuto a chi è del settore (o aspira ad entrarci) e recita: magistrato presidente emerito della Sezione Tributaria della Suprema Corte di Cassazione, presidente della Corte di giustizia di Primo grado di Milano, già presidente della Commissione Tributaria della Lombardia, Professore di Diritto Privato a contratto presso l’Università Bocconi di Milano, autore di numerose pubblicazioni in materia.
L’ente di formazione, insieme ai suoi docenti, porrà molta attenzione alle prove pratiche, dedicando un tempo importante alla redazione degli elaborati oggetto delle prove scritte. Saranno infatti assegnati dei temi e degli elaborati da produrre relativamente a ciascuna delle materie previste, prevedendo poi la correzione di ogni elaborato prodotto, con una discussione generale in aula per migliorare le tecniche di ragionamento.
La possibilità di interagire direttamente con i docenti durante le lezioni (che saranno in diretta online e registrate per una successiva visualizzazione) è un plusvalore che questo corso offre da non sottovalutare.
Per la parte specifica delle lezioni di Diritto Tributario l’ente di formazione si avvarrà invece della Dott.ssa Alifuoco, già Direttore dell’Agenzia delle Entrate della Liguria. Il suo sarà quindi un punto di vista complementare rispetto a quello del magistrato e fondamentale ai fini della preparazione in vista del concorso.
Per le lezioni di diritto commerciale l’ente si avvarrà invece della collaborazione del Dott. Matteo Mattioni, notaio e docente di diritto privato presso l’Università Bocconi di Milano.
Se anche voi siete tra gli 11 mila aspiranti magistrati tributari, non lasciatevi sfuggire l’opportunità di questo corso e buona fortuna!
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